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Archivio di Stato di Lucca

"GIORNALE PER L'OSPEDALE DE' PAZZI A FREGIONARA"

Il 5 maggio 1769 il Consiglio Generale della Repubblica di Lucca approvò un decreto relativo alla soppressione del monastero di Fregionaia e alla conseguente devoluzione delle sue entrate e dei suoi fondi allo Spedale di San Luca della Misericordia «con obbligo di ricevere e mantenere i Pazzi della città e dello Stato» (Consiglio Generale 429, Riformagioni Segrete, pp. 879-880). La soppressione del monastero fu autorizzata da papa Clemente XIV nel 1770 con il breve «Ad futuram rei memoriam» (Diplomatico, Corte dei Mercanti, 1770 novembre 27). 

L'Ospedale de' Pazzi fu aperto il 20 aprile 1773 e, di fatto, nacque come reparto specialistico dello Spedale di San Luca della Misericordia, nel cui archivio è conservato il primo registro di ammissione dei malati (Spedale di S. Luca 945). Si tratta di una vacchetta cartacea con coperta in pergamena recante il titolo «Giornale per l'Ospedale de' Pazzi a Fregionara».

Il giornale riporta, sulla pagina di sinistra, la data di ingresso, il nome e il cognome del malato e la sua provenienza; sulla pagina di destra annotazioni relative alla morte (sempre con il dettaglio dei sacramenti somministrati), alle dimissioni (anche per guarigione) o al respingimento della persona, alla sua fuga, alla sua professione.  Le cause di morte non sono quasi mai dichiarate, salvo qualche generico riferimento all'apoplessia. Sono annotazioni rare e stringate, e però ugualmente capaci, anche nella loro laconicità, di gettare piccoli spiragli di luce sulla realtà del tempo a cui appartengono.

Siamo ben lontani dalla ricchezza informativa della documentazione manicomiale tardo ottocentesca e soprattutto novecentesca sui cosiddetti "alienati", con riferimento non solo, ovviamente, alle module informative e, ancor più, alle cartelle cliniche, ma agli stessi registri di ammissione che progressivamente si arricchirono di dati clinici, come dimostrano gli esemplari conservati.

Di seguito alcune di queste annotazioni:

  • «munita del sacramento dell'estrema unzione, assoluzione condizionata, assoluzione pontificia e di altri aiuti e conforti spirituali, passò agli eterni riposi il dì suddetto alle ore 2 dopo la mezza notta; fu tumulata il dì 15 detto nel campo santo di questo ospedale»
  • «licenziato per non esser Pazzo»
  • «rimessa alla sua casa per averla il padre consegnata a questo spedale per mezzo di trappolerie e menzogne»
  • «licenziata e condotta il suddetto giorno dalla madre signora contessa Tenderini a Massa al suo convento»
  • «munito dei santissimi sacramenti morì in questo Spedale il dì suddetto e fu da me accompagnato da 4 uomini compresovi due servienti fino alla p(rim)a guardia dove stavano aspettando i Padri de' Servi per condurlo alla loro chiesa e per ordine del signore rettore»
  • «passò agli eterni riposi, senza sagramenti, non avendo avuto alcun lucido intervallo né dato segno alcun di morte imminente, in età di anni 40 circa di professione soldato»
  • «fuggito dalla graticola in tempo del Rosario»
  • «fuggì e fu ricondotto la stessa sera e il servente Micheletti pagò lire sei dovute agli esecutori sendo ciò seguito per mancanza sua»
  • «fuggì di notte dalla finestra che corrisponde alla guardaroba delle Pazze»
  • «munito dell'olio santo morì in questo spedale il dì suddetto, la stessa sera fu accompagnato in città e consegnato in guardia dentro la porta ai Padri del Carmine quali andarono direttamente al convento»
  • «senza dare preventivo segno di morte passò agli eterni riposi munito della sola assoluzione condizionata, alle ore 9 della sera, d'età d'anni 16 circa, di professione contadino osia agricoltore».

 



Ultimo aggiornamento: 25/09/2024