Giornata di studio
Presentazione del progetto Sala studio Virtuale
Visibilità di fonti integrate da archivi e biblioteche
Anteprima sulla consultazione on line di carte e mappe
Immagini digitali ad alta definizione su web
Lucca, Palazzo Guidiccioni
23 settembre 2006
ore 11.00
Programma
Saluto delle autorià
Andrea Marcucci, sottosegretario di stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Stefano Baccelli, presidente della provincia di Lucca
Gian Carlo Giurlani, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Tavola Rotonda
Giorgio Tori, direttore dell'Archivio di Stato di Lucca
Marco Paoli, direttore dell'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche
Marina Brogi, direttore per l'informatizzazione dei servizi nell'Archivio di stato di Lucca
Giovanni Tartaglione, progettista responsabile del Progetto SAVI
Comunicato
La giornata di studio organizzata nell'Archivio di Stato di Lucca (ASLU) si colloca nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio.
In tale occasione l'Archivio lucchese ha scelto di portare a conoscenza del largo pubblico alcuni risultati dei lavori intrapresi per realizzare un coraggioso progetto: rendere fruibile "a tutti" quel ricco patrimonio documentario che ha cura e dovere di custodire e che si è sedimentato nel corso dei lunghi secoli di storia di Lucca.
Una città già libero Comune e poi capitale di uno Stato preunitario (piccolo per territorio, ma grande per la sua capacità di restare indipendente Repubblica fino alle vicende napoleoniche e poi, ancora, fiero della propria autonomia col Principato di Elisa e quindi col Ducato di Maria Luisa e Lodovico della Casa Borbone di Spagna). Una storia che si ripercorre nelle carte d'archivio dei suoi organi di governo, di uffici e funzionari, di famiglie e persone, personaggi e gente comune che affollano registri e "filze" messi in ordine su chilometri di scaffali che riempiono i locali di questo Archivio di Stato.
Carte e storia che sono un patrimonio di cui fare tesoro e da poter condividere senza però mettere a repentaglio la sua stessa integrale consegna alle generazioni future. Da ciò deriva l'apprezzamento per quei progetti che risultano meglio orientati a concretizzare simili obiettivi. Da ciò anche l'interesse che suscita questa iniziativa avviata nell'Archivio di Lucca: il progetto SAVI ovvero Sala di studio Virtuale pone l'Archivio lucchese nel suo ruolo nodale di detentore di un patrimonio documentario da cui partire per la costruzione di un parallelo patrimonio di immagini digitali tratte, finora, da alcuni "fondi" archivistici appositamente individuati: pergamene, mappe e carteggio Bongi.
Iniziativa che avvalora ed a sua volta è avvalorata dal prestigio di cui gode questo Istituto nel panorama degli Archivi italiani grazie alla tradizione di studi e lavori archivistici avviata da Salvatore Bongi figura di intellettuale di rilievo, autore dei magistrali "Inventari del Regio Archivio di Lucca" (1872-1888) riconosciuti a modello dal Consiglio Superiore per gli Archivi già nel 1895. Proseguiti grazie all'attività di tutti i successori del Bongi, i direttori dell'Archivio di Stato che vollero e seppero proseguire la "scuola lucchese" che, con molta pratica e poche teorizzazioni, lo stesso Bongi aveva inaugurato grazie alla sua lunga e continua attività lavorativa.
Al "Progetto SAVI", essendo altresì possibile agganciare progetti collaterali di ricostruzione virtuale di raccolte documentarie, è stato quindi collegato uno specifico progetto di ricostruzione di un epistolario celebre: quello composto dalle lettere relative alla corrispondenza intercorsa fra vari personaggi della cultura ottocentesca italiana e Salvatore Bongi. Ciò ha richiesto di coinvolgere nell'iniziativa altri "detentori" di lettere integrative dell'epistolario tenuto con i numerosi corrispondenti (1152) di Salvatore Bongi e proprio a tal fine potrebbe essere stipulata apposita Convenzione con l'ICCU (Istituto Centrale per il catalogo Unico delle Biblioteche), col cui Direttore (dott. Marco Paoli) ha aperto un costruttivo confronto il dott. Giorgio Tori, Direttore dell'ASLU, sulla base del progetto BEPI redatto dalla dott.ssa Marina Brogi (preposta alla direzione dell'Informatizzazione dei Servizi nell'ASLU) e dal dott. Giovanni Tartaglione, consulente tecnico.
L'idea di avere una Sala di Studio accessibile da casa propria, anzi aperta al confluire di fonti altrimenti conservate in altri luoghi, distanti geograficamente fra loro, spesso anche di competenza di Istituti di tipologia differente (come appunto le Biblioteche), è senz'altro idea allettante per ogni studioso.
E si tratta di idea del tutto in sintonia con quanto sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel suo complesso, come evidente da altre globali iniziative intraprese al riguardo a livello centrale: quali il SIAS (Sistema Informativo degli Archivi di Stato) ed INTERNET CULTURALE, tanto per fare qualche esempio che risulti calzante nella circostanza attuale.
Da non trascurare la segnalazione del significativo convergere di contributi sia culturali (Archivi e Biblioteche del MIBAC, consulenti informatici privati) sia finanziari provenienti dai diversi ambiti nazionali e locali, non solo istituzionali. Il tutto ancora nell'ottica di quella ricerca di intese su obiettivi condivisi, orientate ad ottimizzare le risorse. Una scelta quasi obbligata nel generale clima di risparmio ed efficacia che la congiuntura economica richiede. Una scelta comunque da perseguire con determinazione se vuol ottenere dei risultati tangibili.
Una scelta che l'Archivio di Stato ha saputo portare avanti con successo, visto che oggi è già in grado di presentare un progetto ideato e curato nei dettagli, in linea colle direttive nazionali e gli standards internazionali frutto dei lunghi anni di dibattito scientifico tra gli addetti ai lavori.
Il contributo finanziario erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca copre l'intero primo anno di lavoro sui tre preventivati ed è quindi particolarmente rilevante che si voglia rendere pubblicamente conto dello stato di avanzamento dei lavori, che si voglia consentire di esprimere una immediata valutazione del "già fatto" e rendere possibile la continuità del lavoro stesso per non vanificare l'impegno in esso profuso e rendere possibile l'intero raggiungimento degli scopi prefigurati. Del resto è noto che il rinnovo tecnologico è rapido e spesso attendere significa perdere l'efficacia del risultato prefisso. Invece è qui chiarissima la volontà di portare a compimento l'opera intrapresa con lungimirante ma concreta determinazione.
Note - Non a caso sono in corso anche i grandi lavori di ristrutturazione per la nuova sede "sussidiaria" che affiancherà anche ulteriori e capienti depositi alla sede principale di piazza Guidiccioni.
Note - Ideato e redatto dalla dott.ssa Marina Brogi e dal dott. Giovanni Tartaglione.
Note - Tra la copiosa bibliografia sull'illustre personaggio si rinvia alle ultime pubblicazioni uscite in occasione delle celebrazioni per il centenario bongiano, in particolare: al Catalogo "Salvatore Bongi. 1825-1899. La vita e le opere. Mostra documentaria. Lucca 18 dicembre 1999" ed ai due volumi degli atti del Convegno nazionale tenuto a Lucca dal 31 gennaio al 4 febbraio 2000, usciti a cura di Giorgio TORI "Salvatore Bongi nella cultura dell'Ottocento. Archivistica, storiografia, bibliologia", Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Saggi 76, MIBAC, Direzione Generale per gli Archivi, 2003; ed inoltre si ricorda la riedizione anastatica dei quattro celebri volumi di Inventari, sia in cartaceo che in CD ROM (con motore di ricerca).
Note - Nel verbale n. 142 della seduta del Consiglio del 2 dicembre 1895 trattando "dell'inventario unico" si ipotizzava di "incominciare, serie per serie completa, i singoli inventari a tipo unico (preferibilmente quello seguito dal Bongi per l'A.S. di Lucca) …
Slides di corredo al comunicato (file pdf - 2784 KB).