Valorizzazione del patrimonio culturale
1. La valorizzazione consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attivita' dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale.
2. La valorizzazione e' attuata in…
Tutela del patrimonio culturale
1. La tutela consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attivita' dirette, sulla base di un'adeguata attivita' conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione.
2. L'esercizio delle funzioni di tutela si esplica anche attraverso provvedimenti volti a conformare e regolare diritti e…
Questa sezione propone un elenco degli strumenti di ricerca relativi ai fondi conservati presso questo Istituto, disponibili nella sala inventari e on-line.
Gli inventari (manoscritti o dattiloscritti) non pubblicati a stampa, sono consultabili solo presso la sala inventari dell'Istituto, sia nella sede centrale di Palazzo Guidiccioni, sia nella sede sussidiaria degli Ex Macelli Pubblici.
I primi diciassette volumi, denominati "inventari d'uso", sono mezzi di corredo che completano i quattro volumi a stampa. Furono redatti da Salvatori Bongi e dai suoi collaboratori nel lungo periodo…
Mostra allestita negli splendidi saloni al piano nobile di Palazzo Guidiccioni. Si spazia dalle più antiche figure a sfondo sacro e presepiale, alle bambole ottocentesche di fattura francese e tedesca, alle rarissime bambole di Casa Lenci, che soprattutto negli anni ’20 e ’30 del Novecento contribuirono a veicolare la creatività italiana nel mondo fino ad includere una numerosa schiera di Barbie vintage, esemplari di valore eccezionale sul…
n. I. 1 [Sec. XV] Dalle "Croniche di Giovanni Sercambi" La storia di Lucca tra 1164 e 1400 rivive ai nostri occhi attraverso le illustrazioni profuse dal Sercambi nelle "vignette" che fedelmente accompagnano la scrittura semigotica di questo primo libro manoscritto; nella sua cronaca avviene che spesso si trovino raffigurate le mura di Lucca, ma anche altri borghi murati. Riferimenti bibliografici: Giovanni Sercambi e il suo tempo.…
n. I. 2 [Sec. XV] Dalle "Croniche di Giovanni Sercambi" Questa "vignetta" illustra la città "murata" di Lucca e descrive come, essendo in guerra con Pisa, "fe' hedificare et fortificare Chastello Passarino. E così si tenne fortificato et ben guardato fine a questo dì". Si tratta di un esempio, uno soltanto tra quei 651 disegni acquerellati eseguiti dall'autore dell’intero codice pergamenaceo, l'illustre Johanni Ser Cambi, artefice…
n. I. 3 [1563-65] Le tre "cinta" murarie Questo disegno a penna offre una lettura dello sviluppo urbano attraverso i secoli, fatta con gli occhi di chi era contemporaneo alle vicende per l'ultima grande opera ricostruttiva delle mura stesse: quella cinta rinascimentale che andava a sovrapporsi alla medievale e alla romana (così come qui tratteggiata in linea ipotetica dall’anonimo disegnatore). Riferimenti bibliografici: M. FULVIO,…
n. I. 4 [1569] La città fortificata e lo Stato lucchese con le sue enclaves nemiche Mappa acquerellata eseguita da Alessandro Resta, che offre una mirabile sintesi del territorio dello Stato lucchese, rendendo d’immediata lettura la Podestaria di Barga e il Capitanato di Pietrasanta, veri e propri cunei in rosso all’interno del "verde" dominio lucchese, grazie proprio alla resa cromatica dei diversi domini che circondano e, pure,…
n. I. 5 [Sec. XVI, seconda metà] "Luca in Italia" Stampa della città "murata", corredata di iscrizioni in latino e in tedesco. ASLu, Fondo Stampe, n. 471
n. I. 6 [Sec. XVI, seconda metà] "Lucques": pianta della città, con mura e fossati Altro esempio di stampa da cui emerge Lucca, città-Stato, quasi a far sfoggio del suo poderoso sistema difensivo, ASLu, Fondo Stampe, n. 470
n. I. 7 [1550-1575] Disegno "a volo d'uccello" della città di Lucca "Fr. Valegio fecit" intorno alla seconda metà del XVI secolo, come dimostra un'attenta osservazione del perimetro cittadino. ASLu, Fondo Stampe, n. 469
n. I. 8 [fine ’500] Lucca e le sue porte principali: Santa Maria in Borgo, San Pietro e San Donato. Pianta e prospetto in alzato dell’intera città, con ricchezza di particolari tale da rendere possibile anche una chiara osservazione dei "giardini di palazzo" lungo la via dei Fossi. ASLu, Fondo Stampe, n. 462
n. I. 9 [Sec. XVI – exeunte] Progetto per la porta di S. Donato Il disegno prevede, come lavori al lato ovest delle mura, un avanzamento della cortina e la costruzione di un unico baluardo centrale senza porta; ai lati due baluardi a fianchi tondi inglobano i precedenti torrioni angolari. ASLu, Fortificazioni della città e dello Stato, n. 41 (3)
n. I. 10 [XVII secolo – metà] "Pianta della città di Lucca con le fortificazioni esteriori e larghezza della sua spianata" La mappa, eseguita dall’agrimensore Paolo Natalini, evidenzia la realizzazione della variazione alla porta vecchia di S. Donato e le fortificazioni esterne alla cinta: lunette, fossato e cunetta nell’ampiezza della circostante "tagliata" (m. 434 circa). ASLu, Fortificazioni della città e dello Stato, n. 42 ( 1 )
n. II. 11 [1589] "Pianta del baluardo e relativo rilievo" Il disegno, anonimo e senza data, riporta dettagliate legende esplicative per rafforzare la parte nord del baluardo (probabilmente quello di S. Donato) che minacciava di crollare. Il rilievo è stato attribuito all’ing. Ginese Bresciani.
Riferimenti bibliografici: R. MARTINELLI (a cura di), Terre di confine. La cartografia della Val di Serchio tra dominio lucchese ed estense nei…
n. II. 12 [Sec. XVII] Pianta delle mura cittadine con tracciato dei tiri d'artiglieria Il disegno a colori consente di valutare il sistema difensivo predisposto per coprire la città dagli attacchi nemici. ASLu, Fortificazioni della città e dello Stato, n. 41 (34)
n. II. 19 [1156] Concessione di battere moneta: la Zecca lucchese Federico Barbarossa conferma alla Città di Lucca il privilegio di battere moneta "cum cuneo et forma", come già concesso dai predecessori "ab antiquis temporibus". In particolare, il divieto di fabbricare moneta "sub cuneo et forma lucane civitatis" era soprattutto diretto alla concorrenza monetaria pisana, alla quale i cittadini lucchesi riescono a sottrarsi grazie…
n. I. 13 [1560-1571] Registrazione dei disegni depositati nell'Offizio istituito sopra le fortificazioni Dalla dettagliata "nota di tutti li disegni che si trovano et si ci porranno alla giornata nella cambora deputata per la residenza dello Spettabile Offitio sopra la fortificaztione della magnifica Città di Lucca" si rileva anche l'esistenza di numerosi modelli e disegni "in legno". ASLu, Fortificazioni della città e dello Stato, n.…